sabato 27 giugno 2009

Inès e l'uomo irreale

Inès era una donna affascinante e lasciava trasparire la sua bellezza solo a pochi che fossero capaci di amarla.Una donna molto fragile,sensibile,insicura di sè poichè la vita non le aveva riservato grandi aspettative e neanche lei aspirava a grandi cose,sebbene riservasse energia più agli altri che a sè.Voleva far di sè una meta impossibile a cui gli altri non potevano giungere.Lei credeva che nessuno meritasse la sua persona,il suo corpo e la sua anima.Lei si odiava e non faceva altro che sentirsi in colpa anche per i gesti altrui.
Non riusciva a ferire nessuno,ma le sue parole,i suoi comportamenti infantili,pessimismo e il continuo colpevolizzare la sua sfortuna faceva in modo che chiunque si allontanasse da lei.Eppure,lei amava e non cercava altro che qualcuno potesse comprendere il dolore,e non che lo giustificasse...voleva sentirsi solo una donna amata.
In quel periodo si trovava in Francia per uno scambio interculturale,e lì un giorno passeggiando in una via chiamata "la vie en rose" si accorse che un uomo la stava osservando e non smetteva di voltare lo sguardo.
Un uomo di una bellezza unica.Si chiamava Yan,ed era tutto quello che sapeva di lui.Nei giorni seguenti,riusciremo a fissare un rendez-vous.
Non si raccontarono nulla della loro vita,di ciò che era stato prima e fino al giorno della loro conoscenza.
Entrambi colsero dei particolari che nessuno mai
aveva colto.Come comunicare con lo sguardo ed il silenzio che li avvolgeva,ricalcava il loro essere.
Un amore unico,più che speciale.Un amore che non si lasciò prendere dal tempo che scorreva.Riuscirono a comandare la loro storia d'amore,senza limiti,regole e che potesse durare nell'eternità finita.

Inès si svegliò, e vide che accanto a lei non c'era nessuno.Solo l'amaro e reale ricordo di essere sempre sola...

1 commento:

  1. "...era venuto a Parigi con la moglie. Le aveva telefonato.Sono io. Lei l'aveva riconosciuto alla voce. Le aveva detto:volevo solo sentire la tua voce. Lei aveva detto, ciao, sono io. Era intimidito, aveva paura come prima, la voce improvvisamente gli tremava e in quel tremito, improvvisamente, lei aveva ritrovato l'accento cinese......E poi sembrava che non avesse altro da dire. Ma poi glielo aveva detto. Le aveva detto che era come prima, che l'amava ancora, che non avrebbe mai potuto smettere di amarla, che l'avrebbe amata fino alla morte. [Marguerite Duras - L'AMANTE]

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